la redazione
Onore al padre
Thomas Zane ha organizzato questo viaggio con un obiettivo chiaro: vedere con i propri occhi i luoghi dove suo padre, il Capitano Lee Zane, aveva ricevuto la Silver Star durante la Seconda Guerra Mondiale per il suo contributo nella battaglia del Passo del Giogo. Ogni tappa di questo viaggio in Italia è stata scelta con attenzione, guidata dal desiderio di conoscere più a fondo le fasi della presenza di suo padre nella Campagna d’Italia a partire dal suo arrivo sul teatro di guerra. Il Capitano Zane era comandante della Compagnia “H” del 2° Battaglione del 338° Reggimento Fanteria appartenente alla 85th Infantry “Custer” Division. L’azione più importante alla quale Lee aveva partecipato era stata al Giogo di Scarperia, dove nel settembre 1944 si combatté per vincere la resistenza tedesca sulla Linea Gotica nell’obiettivo di liberare l’Italia.
Il Capitano Lee Zane – è importante ricordarlo – era un veterano, che in Italia aveva combattuto nella compagnia armi pesanti – Mitragliatrici Browning e Mortai da 81mm – già sul fronte della Gustav, negli scontri a ovest di Minturno tra Tremensuoli e Solacciano nel maggio del 1944. Ma questa è un’altra storia.
Thomas Zane tra luoghi e ricordi sul Giogo di Scarperia
I volontari di Gotica Toscana aps hanno accompagnato Thomas, il figlio di Lee, sui luoghi chiave di quei giorni di combattimento. Ci siamo recati presso le postazioni dove operavano le mitragliatrici della Compagnia “H” e al comando della 85th Divisione “Custer” posta presso la Fattoria del Paretaio. Abbiamo poi reso omaggio al Cippo del 338th Infantry Regiment che i veterani hanno collocato nel 1987 di fronte al Peabody Peak sotto Monte Altuzzo. Ognuno di questi luoghi ha evocato ricordi silenziosi. Thomas, immerso nei suoi pensieri e nei racconti del padre, sembrava vivere un’intima solitudine. In una vecchia foto del VE Day, il padre appare in piedi, il terzo da sinistra: un uomo che, come tanti altri, ha vissuto la guerra e fatto il suo dovere, lasciando a Thomas una memoria che oggi egli con noi ha vissuto sui luoghi di suo padre decidendo di effettuare un viaggio della memoria dedicato al ricordo e al ringraziamento di quei soldati che hanno combattuto per noi.
La Compagnia H e il supporto su Monte Altuzzo
Durante quei giorni tra il 12 e il 18 settembre 1944, la Compagnia “H”, specializzata in armi pesanti, era stata schierata lungo il fianco sinistro della Strada Statale che saliva al Giogo, in corrispondenza della località Omorto (nei pressi di dove adesso si trova il Monumento ai caduti del 363th Infantry Regiment). La missione della Compagnia “H” era supportare le truppe impegnate nell’attacco su Monte Altuzzo. Utilizzando le mitragliatrici pesanti Browning, tentava di allentare la pressione nemica sulle altre compagnie, che subivano gravi perdite sotto il fuoco tedesco. La Compagnia “H”, sotto la guida del Capitano Zane, operava per proteggere le Compagnie “A”, “B” e “C”, permettendo loro di avanzare con maggiore sicurezza verso le linee nemiche.
La mitragliatrice pensate Browning, un’arma fondamentale
La mitragliatrice pesante Browning M1919 era una delle armi principali utilizzate dagli Stati Uniti e dalle forze alleate durante la Seconda Guerra Mondiale. La M1919 era una mitragliatrice calibro .30 (7,62 mm) che utilizzava munizioni standard da 7,62×63 mm (.30-06 Springfield). Questo calibro garantiva un’ottima capacità di penetrazione ed efficacia a lungo raggio. Poteva sparare circa 400-600 colpi al minuto, una cadenza sufficiente per mantenere sotto pressione le truppe nemiche, permettendo alle unità di fanteria di avanzare o ripiegare secondo le necessità. Il suo peso era di circa 14 kg, più il treppiede e le munizioni, cosa che la rendeva relativamente stazionaria durante gli scontri, per cui era posizionata in punti strategici per massimizzare il supporto alle unità in movimento.
La M1919 era raffreddata ad aria, contrariamente al modello precedente M1917, ancora impiegato sul campo di battaglia del Giogo, che era raffreddato ad acqua. Ciò rendeva la M1919 più leggera e più facile da maneggiare, ma richiedeva anche pause periodiche per evitare il surriscaldamento. La portata di tiro efficace era di circa 1.400 metri, con una portata massima fino a 3.700 metri. Era dunque un’arma ideale per il fuoco di supporto a lungo raggio, come quello fornito dalla Compagnia H al Passo del Giogo.
Il Ruolo di Osservatore Avanzato del Capitano Zane
Nelle fasi più critiche dei combattimenti sull’Altuzzo il Capitano Zane assunse anche il ruolo di osservatore avanzato. Questo compito richiedeva la presenza in prima linea per dirigere il fuoco di supporto con precisione. La sua posizione avanzata sul campo di battaglia contribuì a rendere più efficace il supporto della Compagnia “H” ai fonti nell’assalto alla cima dell’Altuzzo. Per questa sua funzione che risparmiò molte vite il Capitano Lee Zane ricevette la Silver Star al valore, riconoscimento assegnato ai soldati più determinati che compirono il loro dovere in circostanze difficili e rischiose.
Spettava all’ufficiale osservatore avanzato individuare i bersagli da punti di osservazione privilegiati con l’uso di binocoli o periscopi, per poi darne comunicazione alle postazioni di tiro. Dunque si trattava di coordinare il fuoco tramite radio o segnali visivi in modo da sincronizzare l’azione delle mitragliatrici con gli avanzamenti delle unità di fanteria, consentendo alle truppe di muoversi con una copertura protettiva in relativa sicurezza. Era poi in comunicazione talvolta con gli osservatori dell’artiglieria contribuendo a dirigere il fuoco sui bersagli di maggiore importanza.
In effetti, il ruolo di osservatore avanzato era uno dei compiti più rischiosi sul campo: posizionato vicino alla linea nemica, spesso esposto al fuoco, l’osservatore operava in condizioni di rischio. Una funzione per la quale servivano capacità tattica e coraggio non comuni.
Grazie Capitano Lee Zane per quello che hai fatto per tutti noi