Recensione
Libro NON IN VENDITAdi Daniele Baggiani
Il volume di Gianni Donno, Le battaglie di Pianoro e la Liberazione di Bologna, offre un contributo significativo alla comprensione delle operazioni militari sull’Appennino tra ottobre 1944 e aprile 1945. L’autore si avvale in modo estensivo dei “Report of Operations” dei reparti statunitensi schierati lungo la SS65 del Passo della Futa, nei pressi di Livergnano. Quest’area costituiva l’ultima linea di resistenza tedesca prima dell’Operazione “Olive”, che, nell’aprile 1945, portò alla liberazione di Bologna. Grazie alla trascrizione di numerosi documenti militari, il testo permette di ricostruire in dettaglio le azioni delle forze alleate in quel periodo cruciale.
Il libro evidenzia come l’inverno 1944-45 non abbia rappresentato una vera pausa nei combattimenti. Le operazioni militari continuarono a ritmo sostenuto, dividendo l’Italia tra la Repubblica Sociale a nord e le forze alleate a sud. Nel frattempo, i partigiani e il Comitato di Liberazione Nazionale stavano gettando le basi per l’organizzazione del dopoguerra. In questo contesto, Donno riflette anche sul ruolo fondamentale della popolazione locale, che partecipò attivamente alla resistenza. La narrazione sottolinea inoltre l’impatto sociale della guerra su queste comunità, che ancora oggi portano i segni di quei mesi drammatici. Un esempio emblematico è Pianoro Vecchio, che venne raso al suolo dai bombardamenti americani e dalle azioni di sabotaggio tedesche, per poi essere completamente ricostruito nel dopoguerra.
Nonostante l’indubbia utilità, il testo presenta però alcune difficoltà di lettura. L’uso delle fonti primarie è certamente apprezzabile, ma le traduzioni dei rapporti appaiono spesso imprecise, quasi fossero state realizzate automaticamente, con poca attenzione alla terminologia militare. Inoltre, la mancanza di commenti introduttivi e di un contesto più ampio rende l’opera accessibile solo a un pubblico con solide conoscenze di storia militare. Di conseguenza, questo libro si rivolge prevalentemente a specialisti e non si presta a una lettura divulgativa.
Tra i documenti più rilevanti che l’autore propone si distinguono i rapporti del 133° US Infantry Regiment, gli “Official Reports” del 168° Infantry Regiment (34a Divisione “Red Bull”) e del 363° Infantry Regiment (91a Divisione “Wild West”). Presentati in ordine cronologico, questi resoconti tracciano una cronaca accurata delle operazioni durante la Campagna d’Italia, coprendo il periodo tra ottobre 1944 e aprile 1945. Tali documenti costituiscono una preziosa testimonianza e contribuiscono a far luce su una fase complessa della guerra. E tutto questo non è affatto poco.
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