Come raggiungerlo
Da Bologna
Con i mezzi pubblici, dalla Stazione Centrale di Bologna prendere il treno regionale fino a “Porretta Terme” (1h 11′). Quindi prendere il bus 756 in direzione di “Montese” fino a “Casa Serramonte” (33 minuti). Il monumento dista 400 metri (7 minuti).
In automobile, prendere la Strada Statale 64 verso Sasso Marconi c continuare oltre Marzabotto e Vergato. Quindi svoltare in direzione di Gaggio Montano, quindi prendere la SP623 fino a 2Guanella” (1h 30′).
Da Firenze
Con i mezzi pubblici servono circa 3 ore. Prendere il treno regionale per Porretta Terme da Pistoia (1h 30′). Quindi prendere il TPER 756 in diriezione “Montese” e scendere a “Casa Serramonte” (40′).
In auto servono circa 2 ore. Prendere A11 fino a Pistoia, quindi seguire la SS64 fino Porretta Terme. Continuare per altri 33 minuti quindi svoltare a destra in direzione di Gaggio Montano. Da qui raggiungere la località di “Guanella”.
Il località Abetaia, presso Guanella, nel comune di Gaggio Montano (BO).
La scultura
Mary Vieira, scultrice di notevole sensibilità artistica, ha dato vita a un’opera monumentale che va ben oltre la semplice funzione commemorativa. Il monumento, ideato nel 1996 e completato nel 2001 a Guanella, è stato concepito per onorare il sacrificio dei “pracinhas” carioca, simbolo di coraggio e resilienza nella difficile campagna di Monte Castello. La sua opera si distingue per la capacità di unire tradizione e innovazione: da un lato, si fa portavoce della memoria storica e del dolore di una guerra che ha visto la perdita di innumerevoli vite, dall’altro trasforma quel sacrificio in un messaggio di speranza e riconciliazione. L’integrazione armoniosa del monumento nel contesto urbano e paesaggistico di Guanella testimonia l’attenzione di Mary Vieira per il dialogo tra arte e ambiente, rendendo la scultura un punto di riferimento non solo per chi desidera commemorare il passato, ma anche per chi cerca un luogo di riflessione e meditazione.
Il progetto, realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura del Brasile e con l’ausilio di importanti enti come Petrobras e Telebrass, dimostra l’impegno istituzionale e culturale volto a mantenere viva la memoria degli eroi di Monte Castello. Sulla lapide, l’iscrizione recita: “Con l’Alto Patrocinio del Ministero della Cultura del Brasile e l’ausilio della Petrobras e della Telebrass, è stata realizzata questa opera monumentale progettata da Mary Vieira a Milano nel 1996 e conclusa nel 2001 in memoria degli eroi brasiliani di Montecastello.”
La Battaglia di Monte Castello
La battaglia di Monte Castello rappresenta il momento più importante della partecipazione brasiliana alla Seconda Guerra Mondiale. In particolare, la Forza Expedicionária Brasileira (FEB) era un contingente di combattenti inviato dal Brasile a supporto degli Alleati, forte di circa 25.000 uomini, tra cui 15.000 soldati di fanteria. I brasiliani feero il loro ingresso in Italia nell’estate del 1944.
Il 15 settembre 1944, la FEB iniziò ufficialmente la sua campagna militare operando nella zona di Camaiore e Garfagnana, per poi essere trasferita nel mese di novembre nella regione dell’Alto Reno, con l’obiettivo di conquistare il Monte Castello. Monte Castello era una posizione difesa dalle forze tedesche appartenenti alla 232ª Divisione “Tridente”, formata soprattutto da veterani provenienti dal fronte russo e da nuove reclute giunte dalla regione di Francoforte. Con l’obiettivo di prendere la roccaforte, i brasiliani misero in campo una serie di assalti, alcuni dei quali condotti in condizioni meteo estreme, a causa delle intense nevicate e della durezza del terreno. La battaglia fu particolarmente cruenta, con pesanti perdite da entrambe le parti. Il primo grande contrattacco fu lanciato il 24 novembre, seguito da un altro assalto il 29 dello stesso mese. Questi due episodi ebbero un tributo costoso: 416 soldati caduti, molti dei quali appartenenti alla FEB. Il momento simbolo della tragedia fu l’episodio noto come la “Cavalcata verso l’Abetaia”, quando 17 soldati brasiliani morirono in una sola compagnia, immortalati nella memoria collettiva come “I 17 dell’Abetaia”.
Gli attacchi si susseguirono senza successo per diversi mesi. Nonostante la forza e la resistenza degli alleati, la difesa tedesca riuscì a mantenere la posizione per un intero inverno, non cedendo mai di fronte agli assalti. Solo nel febbraio del 1945, nell’ambito dell’offensiva “Encore”, i soldati brasiliani e gli alleati trovarono un punto di contatto decisivo per abbattere la linea difensiva tedesca, e Monte Castello venne finalmente conquistato dopo tanto sacrificio.