Tenente Orville Emil Bloch, Medal of Honour, eroe di Piancaldoli

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la Redazione
ricerche e testo a cura di Daniele Baggiani

Premessa

Nel settembre 1944 Orville Emil Bloch è un ufficiale dell’esercito americano di 29 anni. La sua storia merita di essere raccontata anche perché egli è una delle due (sole) Medal of Honor – la massima onorificenza americana per atti di eroismo – attribuite per gesta di guerra collegate ai fatti della Linea Gotica e di Passo del Giogo. Tuttavia la sua azione rimane poco conosciuta. Ripercorriamo qui profilo e le gesta di questo militare che ha combattuto con valore sui nostro territorio, durante gli scontri che seguirono lo sfondamento della Gotica nei giorni successivi al 18 settembre 1944, quando le truppe tedesche erano in ritirata sui rilievi tra Firenzuola e il Passo della Raticosa. Vale la pena riferire di questi combattimenti, degli atti di eroismo e della carriera di questo valoroso comandante del 338° Reggimento Fanteria dell’85a Divisione “Custer” US Army, sopravvissuto al conflitto e diventato militare di carriera. Tanti interessanti particolari emergono dalle gesta di guerra. La storia prende vita.

Orville E. Bloch indossa la Medal of Honour
Orville E. Bloch indossa la Medal of Honour

Prima della guerra

Il 10 febbraio 1915, a Big Falls, nel Wisconsin, Orville nacque da una famiglia di immigrati tedeschi, da Emil e Ottilie (Konopatzke) Bloch. Subito dopo la sua nascita, la famiglia si trasferì a Steele, ND, dove Emil trovò lavoro come meccanico automobilistico. Per i successivi 20 anni, i Bloch si alternarono tra le residenze di Streeter e Jamestown, ed Emil lavorò principalmente come commerciante di carne. Quando Orville divenne abbastanza grande, aiutò suo padre a macellare gli animali e a tagliare la carne. Si trasferirono quindi a Streeter, nel North Dakota, in un quartiere tedesco.

Orville Bloch era piccolo per la sua età, raggiungeva la massima altezza a 5 piedi e 3 pollici (160 cm). Il suo soprannome era “Weeny”. Tuttavia, aveva un fisico solido e un’attitudine sportiva. Giocò nelle squadre di basket e di football del suo liceo.

Durante la Depressione si unì al Civilian Conservation Corps. Al campo, un consulente incoraggiò Bloch ad andare al college. Aveva solo 55 dollari, ma molta fiducia. Il North Dakota Agricultural College, ora North Dakota State University, lo accettò e lo aiutò a ottenere un prestito. I suoi sforzi universitari furono interrotti più volte quando rimase senza soldi.

Nel 1940 lasciò il college e lavorò in un negozio Piggly Wiggly di Rochester, Minnesota. Nel gennaio 1942 gli mancavano solo due crediti per laurearsi in economia agraria, ma non aveva i fondi per completare la sua laurea. Orville Bloch si laureò al North Dakota Agricultural College, ora North Dakota State University, nel maggio del 1942, conseguendo un Bachelor of Scienze, major: Agricoltural Economy.

Arruolamento e addestramento

  • Con la seconda guerra mondiale in corso, dopo Pearl Harbour, cercò un incarico nell’esercito. Tutti i servizi lo rifiutarono perché troppo basso. Con 5 piedi e 3 pollici (160 cm), era un pollice al di sotto dell’altezza minima richiesta.

  • Dopo vari rifiuti da parte della Marina e del Corpo dei Marines, Orville Bloch si arruolò nell’esercito come soldato semplice il 20 febbraio 1942.

  • La sua ambizione lo ripagò. Salì la scala di grado fino a diventare ufficiale. Dopo un addestramento di base e avanzato, entrò alla Officer Candidate School di Fort Benning, in Georgia, con una deroga per la sua altezza. Completò il corso il 22 ottobre 1942 e fu nominato sottotenente.

  • Il sottotenente Bloch fu assegnato all’85a Divisione di Fanteria, che si addestrò per 11 mesi a Camp Shelby, in Mississippi.
  • La divisione partì la vigilia di Natale del 1943 per il Nord Africa, completando l’addestramento per gli sbarchi anfibi.
  • Nel marzo 1944, elementi della divisione sbarcarono a Napoli, in Italia. Il primo tenente Bloch fu assegnato alla Compagnia E, 338° reggimento di fanteria, 85a divisione di fanteria, 5 Armata.

Il nemico in ritirata combatte ancora, oltre Firenzuola

Conclusa la conquista del Passo del Giogo il 18 settembre, nei giorni successivi la colonna degli uomini e dei mezzi della 5a Armata Americana procedettero in direzione di Firenzuola. I tedeschi in ritirata organizzarono posizioni difensive sulle alture tra il Passo della Raticosa e Piancaldoli, dando luogo a una resistenza efficace. Le Divisioni tedesche erano in rotta ma tutt’altro che disorganizzate, avendo Kesselring preparato magistralmente, come suo solito, la ritirata su posizioni difensive in linea. Il giorno dopo, esattamente il 19, alle ore 16, le prime unità americane di fanteria misero piede a Firenzuola. Entrandovi i soldati si muovevano con circospezione tra gli edifici sventrati e minati, dove si distinguevano a stento le strade sotto le macerie che le ricoprivano.

L’interdizione tedesca si organizzò velocemente. Mentre il grosso delle forze saliva verso nord sulla dorsale tra Firenzuola e La Raticosa, nella linea da Covigliaio a Brento Sànico, una serie di centri di fuoco cercarono di rallentare la rapida avanzata degli americani da ovest verso est e la Valle del Santerno. Fu in uno di questi aspri combattimenti che si distinse per ardimento Orville Emil Bloch. Il 22 settembre 1944, il primo tenente Bloch guidò tre soldati in un attacco contro una difesa tedesca in cima a una collina, in località Il Poggio, presso Piancaldoli, che aveva bloccato l’attacco americano.

Prima di riferire di questa azione, ripercorriamo le varie fasi dell’avanzata americana dopo la conquista del Giogo. La conca di Firenzuola è conquistata il 21 settembre dopo un furioso bombardamento aereo, che si unisce al già pesante bombardamento del 12 settembre, che anticipò l’offensiva contro la Gotica.

Il paese, fortunatamente già evacuato il 10 settembre, è quasi completamente distrutto, compreso il bel palazzo comunale del ‘300 in pietra serena. Tre divisioni americane, la 34a, 91a e 85a, sono lanciate oltre i colli di Firenzuola, sul confine tra Toscana ed Emilia. Il contrattacco tedesco a colpi di artiglieria è contrastato da una cortina fumogena appositamente provocata dalla compagnia chimica, mentre i genieri cominciano a gettare i primi ponti Bailey sul Santerno. L’88a Divisione “Blue Devils” è incaricata dal gen. Keyes di avanzare verso Imola. La notte del 21 settembre, sotto la pioggia, le avanguardie della 88.a divisione avanzano verso Castel del Rio, incontrando poca resistenza. A nord di Firenzuola si combatte, con i tedeschi in ritirata, i quali peraltro resistono fino al 29 settembre, quando è preso il passo della Raticosa. L’avanzamento più rapido della 5a Armata sarà lungo la valle del Santerno, a nordest di Firenzuola. Castel del Rio è il primo comune della Provincia di Bologna a essere liberato, il 27 settembre 1944.

Il 2 ottobre, dopo un massiccio bombardamento di artiglieria sulle difese tedesche e una dura battaglia casa per casa, sarà liberato il paese di Monghidoro, che verrà annesso simbolicamente dal generale Clark al distretto di Los Angeles. Le direttrici principali sembrano aperte agli Alleati per una rapida conquista di Bologna e della Pianura Padana. Ma i tedeschi si ritirano con ordine verso nord, secondo piani da tempo predisposti, arroccandosi in ogni luogo del basso Appennino vantaggioso per la difesa, in particolare lungo la catena trasversale del contrafforte pliocenico. Il clima piovoso dell’autunno 1944 e l’inverno precocemente arrivato in Appennino – unitamente ai successi alleati in Francia e Olanda – bloccheranno le operazioni fino alla primavera del 1945. L’inverno trascorre in attesa, trasformando l’avanzata in una guerra di posizione.

L’azione di Orville Bloch

Il 22 settembre 1944 la 85a Divisione continua la sua avanzata veloce verso nord, oltre Firenzuola. Il Plotone del Primo Tenente Bloch fa parte del battaglione d’attacco incaricato di conquistare tre colline prospicenti Piancaldoli. Un intenso fuoco nemico bloccava qualsiasi movimento, che avrebbe causato pesanti perdite agli alleati in avanzata. I capisaldi tedeschi e le postazioni MG sulla strada di collegamento andavano smantellati.

Il Tenente Bloch pensò una tattica per neutralizzare le difese tedesche sulla collina davanti al suo plotone. Accompagnato da solo tre volontari, il tenente Bloch risalì circa 160 metri di terreno roccioso, fino a raggiungere una posizione riparata sulla collina. Da qui lui e i suoi potevano vedere un gruppo di edifici in pietra sulla cima della collina (in località Il Poggio), 20 metri più avanti, che costituivano un efficace centro di fuoco tedesco. La difesa demandata da Kesselring a  di questi centri di fuoco rischiava di rallentare l’avanzata americana. Il versante opposto della collina deve stavano le postazioni tedesche era una parete a strapiombo, che impediva un attacco di grandi forze. Bloch e i suoi tre volontari riuscirono a scalare la parete a picco e sorpresero i difensori.

L’azione si svolse presso la località “Il Poggio”, frazione di Piancaldoli, al confine con l’Emilia Romagna, sulla strada per Belvedere e Sassoleone. I familiari sono tornati sul luogo dell’azione; ed esistono anche alcune fotografie dell’epoca che mostrano il luogo dello scontro.

Medal of Honour

  • Presentation Date & Details: February 6, 1945 | Firenzuola, Italy, presented by Liutenant General Lucian K. Truscott.
  • Born: February 10, 1915, Big Falls, Waupaca County, WI, USA.
  • Died: May 28, 1983, Manson, WA, USA.
  • Buried:Evergreen Washelli memorial Park (MH), Seattle, WA, USA.
He always said to me, so many men performed acts of valor and never got recognized for it. I was just doing my job.

— ROBIN BLOCK, son of World War II Medal of Honor Recipient Orville Bloch

Citation

For conspicuous gallantry and intrepidity at the risk of life above and beyond the call of duty. First Lt. Bloch undertook the task of wiping out five enemy machine-gun nests that had held up the advance in that particular sector for one day. Gathering three volunteers from his platoon, the patrol snaked their way to a big rock, behind which a group of three buildings and five machine-gun nests were located. Leaving the three men behind the rock, he attacked the first machine-gun nest alone charging into furious automatic fire, kicking over the machine gun and capturing the machine-gun crew of five. Pulling the pin from a grenade, he held it ready in his hand and dashed into the face of withering automatic fire toward this second machine-gun nest located at the corner of an adjacent building 15 yards distant. When within 20 feet of the machine gun he hurled the grenade, wounding the machine gunner, the other two members of the crew fleeing into a door of the house. Calling one of his volunteer group to accompany him, they advanced to the opposite end of the house, there contacting a machine-gun crew of five running toward this house. First Lt. Bloch and his men opened fire on the enemy crew, forcing them to abandon this machine gun and ammunition and flee into the same house. Without a moment’s hesitation, 1st Lt. Bloch, unassisted, rushed through the door into a hail of small-arms fire, firing his carbine from the hip, and captured the seven occupants, wounding three of them. First Lt. Bloch with his men then proceeded to a third house where they discovered an abandoned enemy machine gun and detected another enemy machine-gun nest at the next corner of the building. The crew of six spotted 1st Lt. Bloch the instant he saw them. Without a moment’s hesitation he dashed toward them. The enemy fired pistols wildly in his direction and vanished through a door of the house, 1st Lt. Bloch following them through the door, firing his carbine from the hip, wounding two of the enemy and capturing six. Altogether 1st Lt. Bloch had singlehandedly captured 19 prisoners, wounding six of them and eliminating a total of five enemy machine-gun nests. His gallant and heroic actions saved his company many casualties and permitted them to continue the attack with new inspiration and vigor.

Citazione

Per notevole senso del dovere e intrepidità a rischio della vita al di là del dovere. Dapprima il tenente Bloch assunse il compito di annientare cinque postazioni di mitragliatrici nemiche che avevano bloccato per un giorno l’avanzata in quel particolare settore (Firenzuola). Riunendo tre volontari del suo plotone, ha costituito una pattuglia che si è diretta verso una grande roccia dietro la quale si trovava un gruppo di tre edifici e cinque nidi di mitragliatrici. Lasciando i tre uomini dietro la roccia, attaccò da solo il primo nido di mitragliatrici caricando con un furioso fuoco automatico, bloccando la mitragliatrice e catturando i cinque mitragliatori. Tolta la sicura da una granata, la tenne pronta in mano e si lanciò in faccia al fuoco automatico verso il secondo nido di mitragliatrici situato all’angolo di un edificio adiacente, a 15 metri di distanza. Giunto nel raggio di 20 metri dal mitragliatore scagliò la granata, ferendo il mitragliere; gli altri due membri del gruppo di fuoco fuggirono verso una porta dell’abitazione. Chiamando a sé uno del suo gruppo di volontari di pattuglia, Orville Bloch e il suo soldato avanzarono verso l’estremità opposta della casa, entrando in contatto con una squadra di cinque mitragliatrici. Per prima cosa il tenente Bloch e i suoi uomini aprirono il fuoco contro il nemico, costringendolo ad abbandonare la mitragliatrice e le munizioni, fuggendo dalla casa. Senza un attimo di esitazione, il Tenente Bloch, da solo, si precipitò attraverso la porta mentre imperversava il fuoco delle armi leggere; egli sparò con la sua carabina e catturò i sette occupanti, ferendone tre. Successivamente il Tenente Bloch e i suoi uomini si sono recati in una terza casa, dove hanno scoperto una mitragliatrice nemica abbandonata e hanno individuato un altro nido di mitragliatrici all’angolo opposto dell’edificio. La squadra nemica individuò il Tenente Bloch, il quale immediatamente si precipitò verso di loro. Il nemico sparò selvaggiamente con le pistole nella sua direzione, nascondendosi nella casa; ma il Tenente Bloch li seguì sparando con il suo fucile e ferendo due nemici, mentre altri sei furono catturati. Complessivamente il Tenente Bloch catturò da solo 19 prigionieri e ferì sei soldati tedeschi, eliminando in totale cinque postazioni di mitragliatrici nemiche. Le sue azioni coraggiose ed eroiche salvarono al vita a molti uomini della sua Compagnia, permettendo loro di continuare l’attacco con rinnovato slancio e vigore.

La carriera militare di Orville. E Bloch

  • Dopo la guerra Bloch rimase nell’esercito e raggiunse il grado di capitano. Era di stanza presso il quartier generale del Comando dell’Estremo Oriente, situato a Tokyo, in Giappone, quando iniziò il conflitto coreano.
  • Nel 1951 Bloch fu promosso Maggiore.
  • Dopo la fine delle ostilità aperte in Corea nel 1953, fu inviato al quartier generale della 3a Armata ad Atlanta.
  • Bloch fu successivamente assegnato al Comando dei Caraibi nella zona del Canale di Panama.
  • Nel 1956 fu inviato a Seattle e nominato consigliere dell’esercito della 41a Divisione Fanteria della Guardia nazionale di Washington. Mentre era lì, fu promosso Tenente Colonnello.
  • “Un grave disturbo cardiaco” tenne Bloch fuori dal Vietnam.
  • Prima di essere congedato dall’esercito, il 31 gennaio 1970 fu promosso Colonnello.
  • Orville sarebbe stato promosso a Generale di Brigata, ma per le sue condizioni di salute si ritirò con il grado di Colonnello, nel 1970, dopo ventotto anni di servizio.

Eredità

  • Nel 1959, Bloch fu inserito nella Hall of Fame della Infantry Officer’s Candidate School di Fort Benning.
  • Nel 1961 ricevette un premio per i suoi successi come consigliere senior del G3 dell’esercito (operazioni di combattimento) mentre era di stanza a Washington, DC.
  • Nel 1960 fu eletto Vicepresidente della Congressional Medal of Honor Society of America.
  • Nel 1965 Bloch ricevette l’Alumni Achievement Award dalla NDSU, la sua alma mater.
  • Dopo il 1970 si stabilirà a Richmond Beach vicino a Seattle. Lui e la sua famiglia erano proprietari di un meleto sul lago Chelan. Era noto per consegnare mele alle scuole con difficoltà finanziarie.
  • Morì nell’affetto dei suoi cari, che lo ricordano in varie toccanti interviste, il 28 maggio 1983, all’età di 68 anni.
  • Nel 2014, la Joint Base Lewis-McChord ha intitolato una strada in suo onore.

Sepoltura

Orville Emil Bloch è sepolto nell’Evergreen-Washelli Memorial Park a Seattle, Washington; Sezione W, lotto 0215, tomba 1.

Bibliografia

  • Army Website, Medal of Honor Recipients, WWII 
  • The National Archives, Access to Archival Databases, Enlistment Records
  • Find a Grave, Memorials
  • Donald K. and Helen L. Ross, Washington State Men of Valor (Burley, Washington: Coffee Break Press, 1980);
  • “National Guard Adviser Named,” The Seattle Daily Times, July 4, 1956, p. 19;
  • “Seattleites Parade at Inauguration,” Ibid., January 21, 1957, p. 6;
  • “War Heroes To Be Feted at White House,” Ibid., April 25, 1963, p. 5;
  • “Sunburnt Soldiers Sweat Out Training,” Ibid., June 21, 1968, p. 4;
  • “Loyalty Day Ceremonies To Be Held at Ingraham,” Ibid., 1975, p. 25;
  • “No Gas? There’s Plenty To Do Close to Home,” Ibid., May 23, 1979, p. 43;
  • Don Duncan, “A Final Tribute to Orville Bloch,” Ibid., June 3, 1983, p. 50.
Medal of Honour recipient ORVILLE E. BLOCH
First Lieutenant Orville Emil Bloch Historical Marker. This historical marker is listed in these topic lists: Patriots & Patriotism First Lieutenant Orville Emil Bloch Memorial image. Click for full size. Photographed By Cosmos Mariner, August 27, 2023 2. First Lieutenant Orville Emil Bloch Memorial • War, World II. In addition, it is included in the Medal of Honor Recipients series list. A significant historical date for this entry is September 22, 1944.
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