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Una storia nel cuore. L’affondamento della motonave PAGANINI (28 giugno 1940)

 Autore: Daniele Finzi  Categoria: L'Italia in Guerra, Libri in vendita  Editore: Nuova Toscana Editrice  Pubblicato il...: 2024  ISBN: 978-88-87263-69-5  Pagina: 208
 Descrizione:

In vendita presso il Mugot
€ 15

L’affondamento della motonave «Paganini» rappresentò, forse, il primo disastro per l’Italia durante la Seconda guerra mondiale. Questo tragico evento avvenne il 28 giugno 1940 e coinvolse la nave passeggeri «Paganini», che era destinata alla rotta tra Fiume e Valencia. La nave faceva parte di una serie di 5 navi gemelle, tra cui la «Rossini» la «Donizetti» la «Puccini» la «Catalani» e la «Verdi», tutte gestite dalla Società di Navigazione «Tirrenia». La «Paganini» imbarcò oltre 900 soldati del 19° Reggimento Artiglieria, di stanza a Firenze, e una sezione dell’Istituto Geografico Militare per l’aggiornamento delle carte geografiche dell’Albania. Tuttavia, a causa della confusione e della disorganizzazione, non esistevano elenchi d’imbarco attendibili. La nave salpò da Bari il 27 giugno 1940, diretta verso l’Albania, dove venivano ammassate truppe per l’aggressione della Grecia. All’alba del 28 giugno, mentre si avvicinava alla costa albanese e si preparava ad approdare a Durazzo, la «Paganini» fu scossa da un’esplosione nella stiva n. 2. Un incendio furioso si sviluppò immediatamente a bordo, e la maggior parte dei soldati si trovava ancora nelle stive dove avevano passato la notte. Le fiamme, alimentate dal carburante fuoriuscito dai serbatoi, si levarono altissime. Le grida di disperazione e panico risuonarono a bordo mentre la nave inclinata su un fianco diventava una torcia di fuoco. Fortunatamente, i soccorsi partirono dalla vicina costa albanese. Il cacciatorpediniere «Fabrizi», scorta armata del convoglio, si affiancò alla «Paganini» e si prodigò nel recuperare quanti più uomini possibile. In totale, il «Fabrizi» riuscì a trarre in salvo 437 naufraghi, tra cui parecchi feriti ed ustionati. Tuttavia, la tragedia fu enorme: almeno 220 persone persero la vita o risultarono disperse. Oltre ai soldati tratti in salvo dal «Fabrizi», altri 311 naufraghi furono salvati dalle navi accorse dal porto di Durazzo. La «Paganini» affondò nel giro di sei ore dall’esplosione.


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