Massimo Bambagiotti Alberti
Nell’estate del 1994 (50° delle battaglie del Passo del Giogo) ero al Cimitero Militare Americano dei Falciani dove avevo accompagnato un mio caro amico ad incontrare alcuni veterani che avevano combattuto sulla Linea Gotica. Inaspettatamente il gruppo fu raggiunto da una persona, apparentemente coetanea dei veterani, che risalì il pendio del cimitero fino all’edificio principale gridando “Peace, peace!” e portando con sé alcune copie di un “libretto” che distribuì tra i presenti. Si trattava del testo “BREAK-THROUGH AT MONTE ALTUZZO”, uno dei tre capitoli del libro “Three Battles: ARNAVILLE, ALTUZZO and SCHMIDT” edito nel 1993 dal “Center of Military History, United States Army, Washigton D.C.” per ricordare quei tre eventi bellici. Il visitatore poi era nientemeno che il Colonnello Willis Jackson in persona, comandante del 1° Battaglione del 338° Reggimento, 85° Divisione, che occupò appunto Monte Altuzzo.
Sul momento io e il mio amico non afferrammo la straordinarietà di quell’incontro, ma poi leggendo e rileggendo il libretto, potei conoscere da “fonte primaria”, nei minimi dettagli, tutte le fasi dell’intera durata della battaglia del Giogo, per la parte condotta dal 338° Reggimento. Tra i tanti episodi descritti mi colpì il comportamento del Sergente Tecnico Fred C. LANG della Compagnia B durante lo sfortunato attacco del 14 Settembre sul Western Ridge (noto anche come Peabody Peak dal nome del Comandante di Compagnia). Per errori tattici la Compagnia rimase inchiodata dal fuoco nemico sul pendio per tutta la giornata, subendo perdite pesantissime. Quando tutti gli ufficiali caddero il comando dei tre Plotoni passò via via ai sottufficiali di rango inferiore. Tra questi il Sergente Lang, che si trovò a guidare coraggiosamente i resti dell’intera Compagnia per lungo tempo, con perizia ed efficacia, finché, andando a rapporto dal Comandante Peabody, fu centrato alla testa da un proiettile che lo uccise sul colpo. Aveva 24 anni.
Non fui io il solo ad apprezzare l’eroico comportamento di Lang in quanto già ad Ottobre gli fu concessa la Silver Star alla memoria. Subito dopo il comando passò al Sergente Keathley, ma per poco tempo perché mentre organizzava senza badare a sé stesso le forze residue per resistere a un forte contrattacco tedesco venne anch’esso ucciso da un colpo di mortaio. Per questo anche Keathley fu decorato alla memoria, ma con la Medaglia di Onore del Congresso, la più alta onorificenza americana. Entrambi sono sepolti al Cimitero Militare Americano dei Falciani, a poche decine di metri di distanza l’uno dall’altro.
Ma torniamo a Lang. Gli anni a cavallo tra il 20° e il 21° Secolo segnarono quello sviluppo straordinario che tutti conosciamo delle cosiddette “reti” praticabili via computer. Divenne così possibile accedere a fonti di informazioni prima inaccessibili, cosicché la mia curiosità di saperne di più anche sugli aspetti personali di Lang mi portò a scoprire, dopo moltissimi tentativi, l’esistenza di una sorella, Mrs Lorna McCann, abitante nella piccola città di Tyndall, South Dakota alla quale, trovato un indirizzo postale affidabile, il 21 Ottobre 2004 scrissi la seguente lettera.



Florence, October 21th, 2004
Dear Mrs. McCann,
I am an University professor and I live in Florence, Italy. During the second world war I was about six years old; nevertheless I was deeply affected by the events I attended when the front line passed through Florence, during the summer 1944. In the following years I became more and more interested in the history of war in Italy collecting a great deal of documents and reports. In 1994 I met some American veterans at the American War Cemetery that lies on the outskirts of Florence. Among them was Colonel W.O.Jackson, at that time (1944) the commander of 1° Battalion, 338 Regiment, 85 Infantry Division. He gave me a booklet entitled «Break-through at Monte Altuzzo», reporting in minute details the fierce fight made by its Battalion to capture the «Giogo Pass» (the first natural barrier of Gothic Line on the Northern Apennine Mountains). Reading the booklet I was particularly impressed by the bravery displayed by a Technical Sergeant, Sgt. Fred C. Lang, during the attack of Monte Altuzzo, occurred on September 14 th , at the end of which, unfortunately, he lost his life.
A short time after, I discovered that Sgt Lang was buried at the Florence War Cemetery.
Since then onwards, each September 14 th of every year I put flowers on its grave to gratefully acknowledge the sacrifice of this soldier and the liberty he contribute to take me; “one for all” within the over 4,000 other fellow soldiers resting with him thereabouts.
Recently, during an Internet search, I discovered a web page submitted on February 1, 2002, by Josh J. DayRider and Lisa M. Vanderlei, students at Avon Schools in Avon, South Dakota, briefly describing the achievements of Sgt. Lang provided by its sister Lornie. I was really impressed and astonished in discovering such a close relative of Sgt. Lang. Thanks to that web page I was then able to find what I hope it would be your address (trough the name of Mr. Robert Hajek, Tyndall S.D.). From that moment I’ve felt the need to witness this sentiment to you. So this letter.
I hope you would be pleased to know that somebody still not forget the sacrifice of your brother and is still grateful to him and sorrow for what his family lost.
Yours faithfully.
Massimo Bambagiotti Alberti
Firenze, 21 Ottobre 2004
Cara Sig.ra McCann,
sono un professore Universitario e vivo a Firenze, Italia. Durante la seconda guerra mondiale avevo circa sei anni, nondimeno fui profondamente influenzato dagli eventi a cui partecipai quando la linea del fronte passò da Firenze, nell’Agosto 1944. Negli anni seguenti divenni via via più interessato alla storia della guerra in Italia raccogliendo tanti documenti e resoconti. Nel 1994 incontrai alcuni veterani Americani al Cimitero di Guerra Americano che si trova nei dintorni di Firenze. Tra questi c’era il Colonnello W.O.Jackson al tempo (1944) comandante del 1°Battaglione, 338°Reggimento, 85°Divisione Fanteria. Egli mi dette un libretto intitolato “Break-through at Monte Altuzzo” che riportava dettagli dei feroci combattimenti condotti dal suo Battaglione per catturare il Passo del Giogo (la prima barriera della Linea Gotica sulle montagne dell’Appennino). Leggendo il libretto fui molto colpito dal coraggio mostrato da un Sergente Tecnico, il Sgt. Fred C. Lang, durante l’attacco a Monte Altuzzo, il 14 Settembre, alla fine del quale, sfortunatamente, egli perse la vita.
Qualche tempo dopo, scoprii che il Sgt. Lang era sepolto al Cimitero di Guerra Americano.
Da allora in poi, ogni 14 Settembre di ogni anno, io porto fiori sulla sua tomba come grato riconoscimento del sacrificio di questo soldato e alla libertà che egli contribuì a darmi, “uno per tutti” insieme agli altri oltre 4.000 commilitoni che riposano intorno a lui.
Recentemente, durante una ricerca Internet, ho scoperto una pagina web inserita il 1°Febbraio 2002 da J.J.Dayrider e L.M.Vanderlei, studenti della Scuola di Avon, in Avon, Sud Dakota, per descrivere le gesta del Sgt. Lang a cura di sua sorella Lornie McCann. Fui realmente colpito e stupito nello scoprire un parente così stretto del Sgt. Lang. Grazie a questa pagina web sono stato quindi in grado di trovare quello che spero sia il suo indirizzo (tramite il Sig. Robert Hajek, Tyndall S.D.). Da quel momento ho sentito il bisogno di testimoniare questo sentimento a Lei. Quindi questa lettera.
Spero le farà piacere sapere che qualcuno non dimentica il sacrificio di suo fratello ed è ancora grato a lui e triste per quanto la sua famiglia ha perduto.
Cordiali saluti.
Massimo Bambagiotti Alberti
Costatai che la lettera era arrivata a destinazione quando poco dopo mi arrivò la risposta, datata 16 Novembre e scritta a mano, della sorella di Lang (deceduta nel 2018). Eccola per intero:
Novembre 16, 2004
Caro Professor Bambagiotti,
ho ricevuto la sua lettera una o due settimane fa. Che bella sorpresa!! Robert Hajek me la portò alla nostra fattoria. Egli entrò in casa, mi disse di prendere i miei occhiali e di sedermi. Quindi mi dette la lettera da leggere. Io cominciai a leggere ad alta voce, ma cominciai a piangere, cosicchè lessi in silenzio. Non posso dirle quanto sono felice sapendo che qualcuno li a Firenze visita la sepoltura di mio fratello e porta fiori sulla sua tomba. Nel 1989, mio marito Gordon ed io facemmo un viaggio di 17 giorni in Europa. Andammo in Italia 4 giorni e Firenze fu una delle mete. Così noi raggiungemmo il cimitero. Venni accompagnata alla tomba di Fred.
Come è bello quel posto. L’erba rigogliosa, il colore dei fiori e gli edifici sono tutti così belli. Qualche tempo dopo mi fu inviata una grande foto del cimitero. Anche la figlia di Fred, Susanna, venne là per visitare la tomba di suo papà. Questo fu giusto un anno fa. Essa vive a Pierce, Nebraska, a circa 100 miglia da qua. Fred ha anche un figlio che vive a Lawton, Iowa. Lui è un ex-allenatore di football e un insegnante.. Fino a oggi Tom non ha mai avuto o impugnato un’arma. La moglie è sempre viva. Essa si è risposata dopo che i figli di Fred furono cresciuti. Fred ha visto suo figlio ma non sua figlia. Ma lui sapeva di avere una figlia prima di essere ucciso.
Lei mi dice di avere un libretto “Break-trough at Monte Altuzzo”. Io ho il libro “U.S.Army in Word War II” che contiene tre battaglie Arnaville, Altuzzo e Schmidt”. Questo Colonnello W.O.Jackson è ancora vivo ?? Egli potrebbe essere stato l’ultima persona a parlare con Fred. Fred aveva un “…?…” che era nelle “Commissioni” nell’Esercito in Inghilterra a quel tempo. Egli si tenne molto al corrente su Fred per un sacco di tempo. Fred veniva da una famiglia numerosa.
C’erano 7 ragazzi e 4 ragazze nella nostra famiglia. Sono tutti morti meno il mio solo fratello in Norfolk, Neb. e una sorella in Janesville, Wisconsin. Mio fratello, Harold, mi ha detto anche che sta per scrivervi. Io ho copiato la Sua lettera e la manderò a mia sorella, fratello e figli di Fred. Robert Hajek è un molto buon amico. Lui e mio marito sono stati di recente in un Comitato che ha costruito un “Veteran Memorial” a Tyndall. Anche questo è molto bello. Bob mi ha detto che Le manderà una copia del loro libro che hanno fatto.
Grazie ancora moltissimo! Avrei piacere di sentirLa ancora.
Cordiali saluti
Lornie McCann
Seguirono altre lettere fino al Natale 2006, dopodiché la corrispondenza cessò.
E’ stata per me una grande soddisfazione avere trovato, direttamente negli Stati Uniti, un contatto così commovente con la sorella di un caduto del Cimitero Americano dei Falciani, 58 anni dopo la sua scomparsa.
Massimo Bambagiotti Alberti
